Storia e Curiosità - B&B Residence La Posta - Linosa

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Linosa
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La Storia

Nell'antichità essa fu rifugio per coloro che solcavano il Mare nostrum: è certo che i Romani la utilizzarono durante le Guerre Puniche come base, e le loro vestigia rimangono nelle 150 cisterne costruite per raccogliere l'acqua piovana; inoltre, i fondali del mare circostante sono pieni del contenuto di navi dell'epoca, che nel corso dei secoli vi hanno fatto naufragio. Alle dominazioni cartaginese e romana, susseguirono quella arabo-saracena, quella normanna e quindi quella Angioina e poi Aragonese. Dopo quest'ultimo periodo storico, l'isola rimase disabitata e servì come porto di fortuna della pirateria mediterranea.

Nel 1555 una parte della flotta di Carlo V di ritorno dalla vittoria di Tunisia contro i turchi, fu sorpresa da una forte tempesta e alcune navi naufragarono sugli scogli di Linosa.

Nel 1630 il re di Spagna concesse alla famiglia dei Tomasi il titolo di Principe di Lampedusa e dunque il dominio su Linosa. Nel 1776 uno dei Principi Tomasi consigliò al Re di Napoli di vendere le isole agli inglesi, che si mostravano molto interessati al loro valore strategico, ma il Re non lo concesse e le comprò lui stesso dal Principe.

Nel 1843 Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie, diede incarico al cavaliere Bernardo Maria Sanvinsente, capitano di fregata, di colonizzare le isole. Ciò avvenne il 22 settembre 1843 a Lampedusa. Per Linosa si attenderà il 25 aprile 1845, quando un primo nucleo di trenta persone, composto da alcune famiglie di abili artigiani provenienti da Ustica, Agrigento e Pantelleria (tra cui un deputato sindaco, un prete e un medico), sbarcarono sull'isola. I coloni erano stati reclutati con bando pubblico e avrebbero beneficiato di una paga di tre Tarì al giorno e dell'uso gratuito di 80 salme di terra linosana (240 ettari circa).

Curiosità

L’isola di Linosa, ubicata nel Canale di Sicilia, fa parte dell’arcipelago delle Pelagie che comprende anche Lampedusa e Lampione. 
Ha una superficie di 5,43 km² e dista 42 km a NE da Lampedusa, un'estensione di 5,4 km² ed è situata al centro del mar Mediterraneo a 160 km a sud della Sicilia e 160 km a est della Tunisia.

Ha una forma pressoché circolare con uno sviluppo costiero di 11 km. A differenza di Lampedusa e Lampione, che fanno parte della placca continentale africana e derivano da una frattura del continente stesso, Linosa è di origine vulcanica e il suo edificio si erge a partire da millecinquecento metri di profondità: infatti, al contrario di Lampedusa e Lampione, i fondali di Linosa sprofondano rapidamente.

Di origine vulcanica relativamente recente (si pensa che la sua origine possa risalire al quaternario antico); I crateri vulcanici sono tuttora ben evidenti: al centro dell'isola, basso e ampio (600 metri di diametro), si estende il cratere principale, la Fossa del Cappellano, fittamente coltivato. A coronarlo altri tre coni: monte Vulcano (195 m), monte Rosso (186 m), monte Nero (107 m), ed un piccolo Craterino di 50 m alle pendici di quest'ultimo. L'attività eruttiva dall'ultimo cratere (il più piccolo) è terminata circa 2500 anni fa. Attualmente l'isola è profondamente quiescente.
Dalla cima del monte Vulcano che costituisce la più classica delle passeggiate linosane, è possibile, percorrendo il breve perimetro del suo cratere, godere della vista dell’intera costa dell’isola.

Linosa fa parte della riserva naturale Isola di Linosa e Lampione, gestita dalla Azienda foreste della Regione Siciliana, e insieme ai tratti costieri di Lampedusa e Lampione, dell'Area marina protetta Isole Pelagie, istituita nel 2002.

Dotata di flora e fauna terrestri varie ed interessanti, basti citare i capperi o le squisite lenticchie e, per quanto riguarda la fauna, le lucertole filfolensi, alcune specie di coleotteri rari ed alcuni uccelli marini come il Gabbiano reale e la Berta maggiore che nidificano sull’isola; La spiaggia della Pozzolana di Linosa è uno degli ultimi siti italiani di nidificazione della tartaruga Caretta caretta, nonché Sito di Importanza Comunitaria (SIC) per l'UE.
L’attrazione maggiore di Linosa è costituita dai suoi spettacolari fondali. L'isola è un polo di attrazione per gli appassionati di immersioni subacquee, che possono contare su tre diving club. Alcune associazioni ambientaliste promuovono ogni anno campi-natura e il centro Hydrosphera cura il monitoraggio dell'ovideposizione delle tartarughe marine a Cala Pozzolana di Ponente.

Qualsiasi descrizione, anche la più accurata, risulterebbe insufficiente per rendere giustizia a questa natura sommersa ricca di grotte, anfratti, insenature che ospitano flora e fauna tipici del Mediterraneo e, nello stesso tempo, vicini parenti degli ambienti tropicali.

In tutti i ristoranti di Linosa è possibile mangiare sempre pesce freschissimo (soprattutto cernie o ricciole), ma anche alcuni piatti tradizionali fra i quali è assolutamente indispensabile assaggiare la zuppa di lenticchie , il couscous, l’insalata linosana o il bianco mangiare, tutti basati sulla sana dieta mediterranea.
Infine, nei bazar e negozietti di souvenir, potrete divertirvi ad acquistare piccoli oggetti, spesso fabbricati artigianalmente dai creativi abitanti dell’isola, fra i quali non potete dimenticare il tipico cappellino tipo fez, realizzato a mano con cotone di vari colori cha vi aiuterà a proteggervi dal sole diurno e dall’umidità serale di Linosa.
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